La valigia dell’attore, cantava Francesco De Gregori.
Ma com'è la valigia di una donna?
Sempre troppo piena.
È sempre troppo piena perché non si sa mai: se poi dovesse
esserci freddo? E se si schiattasse di caldo? E se mi macchiassi? E se ci
scappasse un invito a cena?
Chissà perché noi donne abbiamo l’ossessione di avere tutto
sotto controllo; come se gli imprevisti fossero così stupidi.
Insomma, la valigia di una donna è sempre troppo piena,
anche di domande.
Nella mia oggi oggi c’è un cambio in più - in caso mi
sporcassi (probabile); una maglia in più - in caso ci fosse freddo (assai
probabile); una t-shirt - in caso venisse fuori il sole (improbabile); un
vestito elegante - in caso ci scappasse una cena (auspicabile). E c’è ancora
spazio.
Le donne lasciano sempre uno spazio vuoto nella loro valigia,
perché pensano di portarsi indietro qualcosa dal loro viaggio.
E io non sono esente, né l’eccezione. Perché, anch’io penso
(e spero) di portare indietro qualcosa dal mio viaggio: delle risposte alle mie
domande. O altre domande. O altri progetti. O altri libri. O altre scarpe.
O tutte queste cose insieme.
Congiunzioni disgiuntive
Le congiunzioni disgiuntive (dette anche alternative) sono ➔congiunzioni coordinative o subordinative che hanno la funzione di introdurre un’alternativa tra due parole, due concetti o due frasi, a volte escludendo uno dei due.
Le congiunzioni disgiuntive più frequenti sono o, oppure, ovvero, altrimenti.
(Da Treccani.it)
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